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Ansia Da Matematica e Disturbo Apprendimento

Ansia da Matematica: Scopri Cause e 5 Strategie di Intervento

Introduzione

L’ansia da matematica è un fenomeno diffuso e complesso che merita un’attenzione particolare nel campo dell’educazione e della psicologia. Questo articolo si propone inizialmente di esplorare in l’interconnessione tra l’ansia matematica e i risultati scolastici, basandosi sull’analisi di ricerche scientifiche esistenti a livello internazionale.

Data l’importanza e la pervasività di questo fenomeno, abbiamo ritenuto fondamentale approfondire l’argomento, analizzando non solo le cause e le manifestazioni dell’ansia da matematica, ma anche cinque possibili strategie di intervento e trattamento per docenti delle scuole primarie e secondarie.

Le soluzioni proposte mirano non solo a mitigare l’ansia degli studenti, ma anche a promuovere un ambiente di apprendimento più positivo e inclusivo. Analizzeremo come tali strategie possano essere integrate efficacemente nella pratica educativa quotidiana, offrendo linee guida concrete per educatori, genitori e professionisti dell’istruzione interessati a migliorare l’esperienza di apprendimento matematico degli studenti.

Cos’é l’Ansia da Matematica?

L’ansia da matematica è definita come un disagio emotivo derivante dalle situazioni in cui uno studente si trova davanti stimoli matematici. Tale ansia specifica interferisce con la capacità di risolvere problemi matematici non solo in ambiente scolastico ma anche in contesti quotidiani.

Da un punto di vista cognitivo-comportamentale: L’ansia matematica può essere definita come un costrutto multidimensionale che comprende componenti cognitive, affettive e comportamentali. Si manifesta come un senso di tensione, apprensione o paura che interferisce con le prestazioni matematiche in vari contesti, dalla vita quotidiana alle situazioni accademiche. Questa ansia può portare a strategie di evitamento, procrastinazione e una diminuzione dell’autoefficacia matematica, creando un ciclo di rinforzo negativo che influenza l’apprendimento e le prestazioni a lungo termine.

L’ansia da matematica, maths anxiety, o MA, non deve essere tuttavia confusa con la più comune ansia generializzata o ansia che precede un esame. La maths anxiety é un fenomeno diffuso tra gli studenti di tutte le età e può manifestarsi in vari modi, come nervosismo, paura o stress elevato durante l’apprendimento e l’esecuzione di compiti matematici (Ashcraft, 2002; Ashcraft and Ridley, 2005). Secondo una ricerca condotta da KPMG UK, oltre il 35% delle persone nel Regno Unito afferma che svolgere dei calcoli li rende ansiosi, mentre uno su cinque (20%) è quasi spaventato (2023).

Tuttavia, avere ansia matematica non significa che uno studente non sia bravo in matematica. È quindi fondamentale affrontare il problema in modo efficace e aiutare gli studenti che, nel corso del proprio percorso accademico hanno interiorizzato concetti negativi riguardo la materia e se stessi.

Inoltre, una recente meta-analisi pubblicata nel 2021 (Barroso et al.) conferma la correlazione fra MA e scarsi risultati accademici portando a risultati inferiori nel ragionamento e nella risoluzione di problemi (Bandalos et al., 1995; Ashcraft and Kirk, 2001; Ashcraft, 2002; Cates and Rhymer, 2003).

Fattori Che Contribuiscono All’Ansia da Matematica

L’ansia da matematica è un fenomeno complesso: spesso la paura di non riuscire a risolvere problemi matematici é accompagnata da una sensazione di confusione o disorientamento associata a fattori cognitivi associati all’ambiente domestico come l’interazione con genitori e fratelli o l’ambiente scolastico.

Kour & Zia (2024) nel loro studio di meta-analisi hanno analizzato 40 paper scientifici per individuare i fattori all’origine del problema. Di seguito é presente una tabella rissuntiva dalla quale emerge che la causa predominante secondo il loro studio non é univoco, al contrario, fattori cognitivi, ambientali ed educativi possono fare il loro gioco.

Kour & Rafaqi (2024). Factors Affecting Mathematical Anxiety: A Systematic Review of Related Literature.

  • (LF) LEARNER FACTOR: 14: E’ il fattore con maggior punteggio. In questo ambito rientrano una frustrazione per non essere in grado di comprendere concetti, la relativa percezione del sé (svalutante) che causa una reazione a catena negli studenti di evitamento verso la materia.
  • (EF) ENVIRONMENTAL FACTOR: 11: riguarda l’educazione fornita dalle figure di riferimento fra le mura domestiche ed in classe. Ad esempio, un basso livello socio culturale dei familiari oppure pressione eccessiva ricevuta durante i compiti in classe causa emozioni negative.
  • (CF): COGNITIVE FACTOR: La paura di non riuscire a risolvere un problema complesso, soprattutto se legata a test standardizzati, e lo stile genitoriale possono entrambi influenzare l’ansia da matematica. I genitori possono trasmettere emozioni negative verso la materia. Allo stesso modo, un insegnante che mostra scarso entusiasmo per la materia può contribuire ad aumentare il problema.

5 Strategie Per Docenti di Matematica Per Ridurre L’Ansia da Matematica.

In un precedente blog post abbiamo mostrato 4 strategie per docenti per creare una cultura che accolga ed incetivi gli errori attraverso la cultura del growth mindset. I docenti dovrebbero promuovere un’atmosfera in cui gli errori sono accettati e sono visti come opportunità di apprendimento piuttosto che fallimenti.

Qui di seguito trovi invece 5 tattiche per scuole primarie e secondarie per ridurre l’ansia da matematica secondo la ricerca scientifica.

1. Consapevolezza del Problema

Sei un docente di matematica di scuole medie o superiori? Il primo step dovrebbe essere quello di raccogliere informazioni riguardo lo stato di salute della tua classe. Ecco alcuni strumenti:

  • Questionari Specifici: valuta l’invio di questionari aperti o semi-strutturati in modo da percepire lo stato emotivo della tua classe. Clicca questo link per scoprire il Mathematical Anxiety Rating Scale (MARS), o AMAS (versione abbreviata) – E’ presente questo sondaggio strutturato a livello internazionale.
  • Brainstorming: chiedi di essere supportato da uno specialista psicoterapeuta o pedagogista. Le sessioni di brainstorming ti aiuteranno a capire quali emozioni gli studenti provano nei confronti della matematica. Rabbia? Paura? Felicità? I tuoi studenti potranno liberarsi di alcune emozioni e forse cominciare un nuovo percorso.
  • Osservazione del Linguaggio Corporeo: Impara ad osservare il linguaggio corporeo dei tuoi studenti per reperire informazioni. Segnali come mani sudate, nervosismo evidente, o comportamenti evitanti possono suggerire un’ansia sottostante.

2. Metodi di Insegnamento Inclusivi

Utilizzare metodi di insegnamento diversificati può giocare un ruolo significativo. Presentare la matematica attraverso componenti visivi rende il materiale più accessibile e comprensibile, riducendo la percezione di astrattezza che spesso genera incertezza ed ansia. Gli esempi pratici e le applicazioni reali coinvolgono attivamente gli studenti nel processo di apprendimento, permettendo loro di manipolare concetti matematici attraverso diagrammi, modelli e simulazioni. Questo coinvolgimento attivo riduce l’ansia associata alla passività e alla paura dell’ignoto.

Rispettare le diverse modalità di apprendimento degli studenti innate da ognuno di noi – visive, uditive e cinestetiche – consente loro di scegliere il metodo che meglio si adatta alle loro preferenze, riducendo il senso di astrattezza e confusione. Gli esempi pratici aiutano a sviluppare una migliore comprensione dei concetti matematici e a vedere la connessione tra teoria e pratica, aumentando la fiducia nelle proprie capacità di risolvere problemi matematici e riducendo l’ansia associata alla paura di non riuscire.

3. Presta Attenzione Alle tue Parole

I commenti degli insegnanti possono produrre effetti positivi cosi come inavvertitamente risultare dannosi per la percezione dello studente per la propria autostima. Proiettare un atteggiamento positivo verso la matematica, comunicare la convinzione che tutti gli studenti possono e devono imparare la matematica, contribuirà notevolmente a migliorare la percezione verso la materia.

Invece di DireProva a Dire
Questo è facile!1.Questo problema è simile a quello X già svolto.

2. Questo problema sarà risolto in X passaggi

3. Niente fretta. Prenditi tutto il tempo che vuoi.
Come mai non lo sai?1.So che la matematica può essere difficile. Anche io a volte rimango bloccato, e quando succede, provo a fare così.

2.Va bene non sapere subito la risposta. Prova a guardare i tuoi appunti, i lavori precedenti o gli esempi.
Source: Z. Gearty, Math for All

4. Fornire Feedback Costruttivi e Tempestivo

Fornire feedback costruttivi offrendo indicazioni chiare su come correggere gli errori. Questo migliora il loro apprendimento senza scoraggiare lo studente. Ad esempio, anziché semplicemente dir loro che ha sbagliato un calcolo, un insegnante potrebbe spiegare esattamente dove è stato commesso l’errore e illustrare un metodo alternativo per risolvere il problema. Questo tipo di feedback non solo aiuta gli studenti a comprendere meglio i concetti matematici, ma li incoraggia anche a perseverare e a migliorare continuamente le proprie abilità senza sentirsi giudicati.

5. Ridurre la Memorizzazione Dei Concetti

Nel campo della pedagogia matematica, un approccio tradizionale si è concentrato spesso sulla semplice memorizzazione dei concetti e delle procedure.

La memorizzazione procedurale tende a enfatizzare la ripetizione e la capacità di ricordare passaggi specifici per risolvere i problemi. Questo approccio, sebbene possa fornire risultati immediati in termini di risoluzione di problemi specifici, può ridurre la motivazione degli studenti. Gli studenti potrebbero sentirsi obbligati a imparare a memoria formule e procedure senza una piena comprensione dei concetti sottostanti, il che può portare a una scarsa applicazione pratica e a una perdita di interesse e una scarsa fiducia nel lungo periodo.

Al contrario, comprendere il “perché” dietro a una formula o a un metodo, aiuta a sviluppare capacità cognitive superiori. Questo tipo di apprendimento non solo migliora le loro abilità matematiche, ma li aiuta anche a sviluppare un interesse genuino per la materia aumentando la loro auto-efficacia ed autostima (Boaler, J. 2015)

Gli studenti si sentono più sicuri nelle loro capacità quando sono in grado di applicare concetti matematici in contesti diversi e di risolvere problemi usando il loro pensiero critico e creativo. In questo modo, non solo migliorano le loro prestazioni accademiche, ma anche la loro motivazione intrinseca a imparare e a crescere nel campo della matematica.

Conclusioni

Ridurre l’ansia da matematica rappresenta una sfida significativa nel contesto educativo contemporaneo, ma è anche un obiettivo raggiungibile grazie agli approcci basati su evidenze scientifiche in moderno ambito pedagogico.

Utilizzando approcci pedagogici che rispettano la diversità degli stili di apprendimento e incoraggiano la partecipazione attiva degli studenti, è possibile mitigare l’ansia e promuovere un apprendimento matematico che ne riduca la memorizzazione. In conclusione, la collaborazione tra educatori, psicoterapeuti, pedagogisti, famiglie e studenti è essenziale per poter implementare con successo queste strategie e creare un ambiente di apprendimento positivo e inclusivo per tutti.

Bibliografia

Ashcraft, M. H., & Kirk, E. P. (2001). The relationships among working memory, math anxiety, and performance. Journal of Experimental Psychology, 130(2), 224–237.

Young, C. B., Wu, S. S., & Menon, V. (2012). The neurodevelopmental basis of math anxiety. Psychological Science, 23(5), 492–501.

Caviola, S., Carey, E., Mammarella, I. C., & Szucs, D. (2021). Stress, time pressure, strategy selection and math anxiety in mathematics: A review of the literature. Frontiers in Psychology, 12, 1-15.

Devine, A., Hill, F., Carey, E., & Szűcs, D. (2018). Cognitive and emotional math problems largely dissociate: Prevalence of developmental dyscalculia and mathematics anxiety. Journal of Educational Psychology, 110(3), 431-444.

Maloney, E. A., & Beilock, S. L. (2012). Math anxiety: Who has it, why it develops, and how to guard against it. Trends in Cognitive Sciences, 16(8), 404-406.

Kour, S. J., & Rafaqi, M. Z. H. (2024). Factors affecting mathematical anxiety: A systematic review of related literature. Rajasthali Journal

Ramirez, G., Shaw, S. T., & Maloney, E. A. (2018). Math anxiety: Past research, promising interventions, and a new interpretation framework. Educational Psychologist, 53(3), 145-164.

2560 1707 Nico Rubino